Giro di Svizzera 2018, Juul Jensen: “Ho sfruttato la condizione acquisita al Giro”
Colpo grosso di Chris Juul Jensen sulle strade del Giro di Svizzera 2018. Il portacolori della Mitchelton-Scott ha regalato alla formazione australiano un successo inatteso a capo di una frazione, la quarta della corsa elvetica con arrivo a Gstaad, che lo ha visto andare in fuga sin dai primi chilometri e operare l’affondo decisivo nella discesa conclusiva quando, dopo aver scollinato al GPM di Saanenmöser a pochi secondi da Nans Peters (AG2R La Mondiale), ha saputo raggiungere il francese pennellando alla perfezione le curve involandosi in solitaria verso il traguarda.
Il 28enne danese commenta con incredulità un successo che gli mancava dal 2015, anno in cui si impose nella classifica finale del Giro di Danimarca: “Sono felicissimo, non ci aspettavamo che la fuga arrivasse in una frazione come questa. Nelle precedenti frazioni non era successo e sapevo che non era facile. Davanti eravamo sei corridori forti e quando il vantaggio era intorno ai sei minuti era rassicurante. Quando però davanti si sono messe a tirare squadre come la Bora-Hansgrohe, e il gap è sceso intorno al minuto e 45 secondi, mi sono reso conto che non fosse semplice. Quando abbiamo approcciato la salita finale con un vantaggio di due minuti, siamo tornati a crederci”.
L’ex Tinkoff-Saxo si è poi soffermato sulle fasi finali della corsa: “Quando Peters ha attaccato l’ho tenuto a vista e ho visto che affrontava le curve leggermente più piano di me. Essendo uscito dal Giro d’Italia sapevo di avere una buona condizione, così ho chiuso il buco e ho deciso di contrattaccare prima che fosse troppo tardi. Quelli nella pista finale sono stati tre chilometri lunghissimi, ma è davvero una sensazione fantastica. Negli ultimi tre chilometri ho pensato soltanto a spingere e sono stato agevolato dal fatto che ci fossero un po’ di curve. Ho spinto al massimo e soltanto nei 200 metri finali mi sono reso conto che non mi avrebbe più raggiunto nessuno”.
La formazione australiana conferma il suo periodo d’oro già emerso sulle strade del Giro d’Italia, con i successi di tappa di Esteban Chaves e Simon Yates e la Maglia Rosa conservata da quest’ultimo fino alla terzultima frazione, e su quelle del Delfinato con la vittorie di Daryl Impey e Adam Yates: “I successi portano successi, il nostro momento lo dimostra. Non soltanto al Giro, ma anche nelle altre corse in cui abbiamo preso parte. Sono molto felice. Corriamo in maniera aggressiva e i risultati ci stanno premiando“.
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